Con le nuove normative sull’autonomia scolastica, i dirigenti (noti anche con la classica denominazione di ‘presidi’) detengono notevoli poteri e condizionano fortemente l’efficienza di un istituto. Quando sono preparati, onesti e capaci di relazionarsi civilmente con i docenti, gli alunni e le famiglie, costituiscono davvero un patrimonio professionale e civile; ma cosa succede quando sono diventati presidi perché troppo ignoranti o imbranati per fare gli insegnanti? Nel libro sono raccolti episodi veri e documentati che accusano numerosi esponenti della categoria, ma si dà voce anche a dirigenti in carica che espongono le loro ragioni in difesa. Così, dalla dialettica di punti di vista differenti, emerge il risultato più desiderabile: progettare dei percorsi di formazione per i presidi di domani.
Della stessa collana
Dello stesso autore
Le Collane
- CoNpassione (5)
- Di santa ragione (11)
- Extra (5)
- Gratis et amore hominis (7)
- I ciottoli di Jonas (15)
- I Giganti (3)
- Le opere e i giorni (2)
- Linea di difesa (11)
- Mafia, antimafia e dintorni (21)
- Monocolo L'osservatorio delle lettere (3)
- Pocket (48)
- Promemoria (20)
- Punto e virgola (5)
- Quadrante (8)
- Saggi (4)
- Saperi e Polis (3)
- Sindacalario (1)
- Storia e Paese (7)
- Zibaldoni (1)





















