Un racconto poematico, un dialogo-monologo ironico-drammatico, nel quale la tomba del "dott.F." assurge a simbolo della possibilità di riscatto, e la città, a sua volta, diventa metafora di una condizione assurda e paradossale. Sulla traccia del Poemetto che dà il titolo alla raccolta, si svolgono gli altri componimenti poetici, dalla "Femminella" alla "Testa agitata di Isidoro", i cui protagonisti sono ancora una volta gli "esclusi", quelle belle figure palermitane, innocenti e disarmate, che si ritrovano a fare i conti con una trama di rapporti in cui non conta il diritto, ma la quantità di potere di cui si dispone.