Palermo straripa di fantasia. Per farli ammirare ai turisti – ospiti indesiderati – decora i suoi monumenti con la monnezza, chiama metropolitana un treno di superficie lento quasi quanto gli autobus, le cui attese acculturano i palermitani: chi per merito del 101 non ha letto Guerra e pace? I Pronto Soccorso sono circoli ricreativi, vi si gioca a carte e si scommette su chi verrà visitato dopo, il rosso del semaforo è una mera astrazione, come pure la segnaletica sapientemente occultata dal fogliame. I palermitani? Tutti sicuri di finire in paradiso, non per meriti ma perché l’inferno è già saturo. Tra di loro due minoranze rumorose: i politici e i mafiosi. Entrambe in crisi d’identità: meglio la commedia dell’arte o il varietà? I palermitani di solito sono tranquilli, ma quando jeccano vuci lassù, nell’alto dei cieli, gli Dei, che mai li hanno amati, si apparasianu pi u scantu ed esclamano: Beddamatri Palermo!
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