Questo libro raccoglie saggi, ritratti, divagazioni al centro dei quali c’è sempre la Sicilia, universo cartaceo e immaginifico, serbatoio inesauribile di personaggi e storie, come dimostrano le carte dei suoi poeti e romanzieri più noti (Antonio Veneziano, Federico De Roberto, Luigi Pirandello, Vitaliano Brancati, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Stefano D’Arrigo, Leonardo Sciascia), qui allineati accanto ad autori meno conosciuti, a volte del tutto obliati (Nino Savarese, Antonio Trizzino, Ercole Patti, Massimo Simili, Umberto Domina, Antonio Russello, Basilio Reale). E sia che l’autore si occupi della fede negata o schernita, del sano provincialismo che fa a meno delle mode correnti e delle ideologie dominanti, del genere poliziesco come filtro straniante e ossessivo da cui osservare i fatti e la Storia o del canone letterario, alla fine l’immagine della Sicilia, in queste pagine, osservata anche con gli occhi di chi isolano non è (Mario Soldati) o di chi lo è solo lontanamente d’origine (Piero Chiara), si ricompone alla stregua di un ambiguo e misterioso polittico.
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