Una satira contro la mafia e la criminalità del potere e insieme la denuncia di un male che divora la società contemporanea: l’assuefazione alla violenza e la considerazione del delitto come strada al successo nella gara a chi uccide di più, con armi più sofisticate e potenti. Questo testo è stato scritto subito dopo la strage di via Pipitone Federico del 29 luglio 1983 ed è dedicato al magistrato Rocco Chinnici, morto assieme agli uomini di scorta Salvatore Bartolotta e Mario Trapassi e al portiere del palazzo, Stefano Li Sacchi. Nel 1985 è stato pubblicato da Quale-cultura, autore un Anonimo del XX secolo, titolo Una modesta proposta per pacificare la città di Palermo, in omaggio a Swift. In questa ristampa l’Anonimo ha nome e cognome, il titolo è quello originario e vengono pubblicati testi inediti, scritti successivamente, recensioni, stralci di articoli e una lettera della scrittrice Giuliana Saladino, attenta lettrice ed estimatrice della Proposta.
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